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Psicologa Psicoterapeuta - Analista Transazionale - Terapeuta EMDR

Attenzione, concentrazione, pianificazione e organizzazione: le Funzioni Esecutive importanti per lo studio

La distrazione e il non riuscire a conformarsi alle richieste degli adulti nei contesti famiglia e  scuola, non è semplicemente la manifestazione di scarso interesse o scarso rispetto, ma anche di una possibile difficoltà a concentrarsi e a pianificare. Questo può dipendere da una base biologica come nel caso dell’adhd oppure da demotivazione dovuta a frustrazione e continui insuccessi come nel caso dei dsa, oppure da eccessive preoccupazioni personali e familiari.

Le funzioni esecutive sono tutte le funzioni cognitive che servono ad adattare i propri pensieri, emozioni e comportamenti in modo flessibile all’ambiente per raggiungere un obiettivo. Includono la capacità di autocontrollo del comportamento per attivare strategie appropriate e inibire impulsi non adeguati, concentrazione e capacità di dirigere e mantenere l’attenzione, la pianificazione e organizzazione di attività. Si sviluppano nel tempo fino all’età adulta.

Si sviluppano nel tempo fino all’età adulta e sono importanti in tutti i compiti di problem solving (come gli esercizi di matematica e la stesura di un testo scritto) ma anche nelle relazioni sociali (saper assumere il punto di vista dell’altro e aggiustarsi per creare relazione).

In particolare, le funzioni esecutive nei ragazzi e adulti per Branstetter includono le seguenti abilità:

  • avvio e completamento delle attività;
  • inibizione delle reazioni;
  • attenzione e concentrazione;
  • memoria di lavoro;
  • gestione del tempo;
  • organizzazione e ordine del proprio spazio e materiali;
  • autocontrollo e regolazione dei comportamenti e delle emozioni;
  • flessibilità e capacità di cogliere il punto di vista dell’altro.

Questo significa che spesso il ragazzo non ha cura del proprio materiale e spazi, dimentica le cose e le scadenze, si ritrova a fare i compiti all’ultimo minuto o a non completarli oppure a non aver seguito correttamente la consegna. In classe spesso fa cadere oggetti, si dondola sulla sedia, non sta fermo, si alza e chiacchiera “disturbando la classe”. Pertanto, gli adulti esasperati da questi comportamenti ricorrono a continui richiami e punizioni, spesso inefficaci, mentre accresce l’esasperazione anche del bambino/ragazzo stesso che si percepisce come un incompreso e un incapace.

È importante comprendere come mai il bambino/ragazzo manifesta una carenza nelle funzioni esecutive e poi ricorrere ai rimedi più adatti.

Nel caso dell’adhd, esistono dei precisi criteri diagnostici e procedure per giungere ad una diagnosi. In questi casi, è possibile rivolgersi ad uno specialista che possa elaborare la diagnosi e indicare gli aiuti più appropriati per il bambino/ragazzo e i genitori, dialogare con la scuola per lavorare insieme e contattare un tutor per quanto riguarda i compiti scolastici.

È fondamentale innanzitutto che gli adulti comprendano e siano consapevoli della natura delle difficoltà e abbiano una visione condivisa della situazione per poter essere coerenti.

Possono supportare lo studente a sviluppare le funzioni esecutive usando delle strategie e comunicazioni mirate in modo tale da renderlo nel tempo sempre più consapevole e  autonomo. È importante coinvolgerlo nelle scelte in modo da renderlo partecipe, responsabile e di avere potere rispetto alla situazione. Possono aiutarlo nella previsione delle conseguenze di ciò che fanno, possono insegnare alternative ai propri comportamenti senza sgridarli, possono motivarli focalizzando la loro attenzione sul risultato finale positivo piuttosto che sullo sforzo presente negativo, possono gratificare i comportamenti positivi e tollerare maggiormente quelli negativi.

BIBLIOGRAFIA

Branstetter, R. (2016). Impara a organizzarti! Trento: Erickson.

Lombardo, P. (1999). Dalla motivazione al metodo di studio. Vita Nuova.

LINK

AIDAI Associazione Italiana per i Disturbi di Attenzione e Iperattività